La Teoria dei Vortici Sferici nasce da un modello antico, il Modello delle Sfere concentriche…
più di duemila anni fa Eudosso crea un modello che cerca di descrivere i movimenti del Sistema solare, modello che Aristotele riprende e completa degli aspetti filosofici.
Trasformandolo in eliocentrico il modello sarebbe all’incirca questo:
- il Sole diverrebbe il nuovo centro
- il movimento di Mercurio sarebbe dovuto alla rotazione della prima sfera, quella più veloce
- il movimento di Venere sarebbe dovuto alla rotazione della seconda sfera, più grande e lenta della prima
- e così via…
fino alla Sfera delle Stelle fisse, la sfera più grande, priva di rotazione e coincidente con il Primo Motore Immobile di Aristotele.
Abbiamo quindi il movimento rotatorio di più Sfere concentriche ed un Primo Motore Immobile, responsabile, in qualche modo, del movimento di tutte le sfere ad esso interne. Primo Motore Immobile che riesce a trasmettere, in una qualche forma misteriosa, il movimento e le rotazioni intorno ai loro assi ai Pianeti ed al Sole. Primo Motore Immobile che, parafrasando Aristotele, “muove come un oggetto d’amore”.
⇨ un modello dotato di un rotore gravitazionale, azionato da un motore esterno
Il modello si trasforma nel tempo…
e Cartesio pensa la Teoria dei Vortici, dove racconta che il movimento dei Pianeti è dovuto a dei grandi Vortici di una materia sottile che riempie gli spazi intersiderali, Vortici che trasportano i Pianeti e li mantengono sulle loro traiettorie. Pianeti più densi ruotano su traiettorie più interne, Pianeti meno densi su traiettorie più esterne… un Modello delle Sfere concentriche considerato principalmente sul piano che ospita il movimento dei Pianeti.
⇨ un modello dotato di un rotore gravitazionale, azionato da un Vortice di materia sottile
Leibniz, infine, riprende la Teoria di Cartesio e ne corregge il principio alla base: se per Cartesio questo si trovava nella costanza della quantità di movimento per Leibniz questo andava invece ricercato nella costanza della quantità di azione motrice o vis viva. Questa forza viva nasce da una materia estesa compenetrata da Centri di forza immateriali che egli chiama Monade.
⇨ un modello dotato di un rotore gravitazionale, azionato da un Centro di forza
modello molto somigliante a quello anticamente adottato da Platone, che riuniva le sfere concentriche pitagoriche ed il fuoco centrale (ovvero una causa prima centrale) di Filolao.
Ma…
allo stesso tempo Newton introduce una forza dall’origine misteriosa, la Forza gravitazionale… una rottura con l’evoluzione seguita per secoli nel passato, che suscita comunque interesse per la sua elegante trattazione matematica. Quindi i Pianeti ruotano gli uni intorno agli altri perché legati dalla Forza gravitazionale.
⇨ un modello corredato di una completa formulazione matematica, privo di un rotore gravitazionale, non azionato da un motore ma privo di resistenze al movimento (per via dell’introduzione del Vuoto)
Così, dopo 2 millenni, un nuovo modello, privo di un rotore e di una causa motrice, si trasforma nel tempo…
La Teoria dei Vortici Sferici riprende il vecchio modello, ispirato ad un fenomeno naturale quale il Vortice ma anche accantonato da più di 3 secoli… è allora sviluppata in un Sistema solare antico e soggetto a princìpi filosofici prima che fisici.
Così…
il Sistema solare diventa Solaris,
la Terra si trasforma in Eutòpia,
i filosofi e gli scienziati del passato diventano Uomini con semplici Idee e non esenti da errori.
E l’Impossibile diventa Possibile…
così l’Etere esiste, lo Spazio non si deforma, il Moto perpetuo si ritrova nell’attività di ogni singola Monade costituente l’Universo.
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pagina estratta dall’eBook Teoria dei Vortici Sferici
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English Version ⇨ Theory of Spherical Vortices